Chi può essere chiamato alle armi in caso di guerra?
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Direttore: Alessandro Plateroti

Chi può essere chiamato alle armi?

Esercito italiano

In caso di conflitto mondiale chi può essere chiamato alle armi in caso l’Italia entri in guerra.

La guerra in Ucraina dura da un mese oramai e non si vede lo spiraglio di un accordo di pace tra Russia e Ucraina. Il rischio che diventi una guerra mondiale è molto alto, essendo l’Ucraina alle porte con l’Europa. Le relazioni tra Putin e l’Occidente sono più che mai tesi e sembra essere proprio l’Europa e non l’Ucraina, l’obiettivo finale dello zar russo. Ma nel caso in cui realmente dovesse scoppiare la Terza Guerra Mondiale chi sarà chiamato alle armi? L’Italia è un paese membro dell’Unione europea e della Nato quindi entrerà in guerra insieme al resto dell’Occidente contro la Russia. Il lungo periodo di pace – quantomeno in Europa e a livello così totalizzante – durato più di 70 anni ci ha fatto dimenticare cosa significa la guerra nel nostro continente. Un pericolo che sembrava scongiurato è tornato ad essere plausibile per l’aggressione di Putin all’Ucraina.

Secondo molti, e lo stesso Zelensky, Putin non ha intenzione di accontentarsi dell’Ucraina riducendola ad un’altra Bielorussia, ovvero vecchi stati satelliti cuscinetto per proteggersi dalla Nato. Ma l’obiettivo reale sarebbe distruggere l’espansione dell’Unione europea e “riprendersi” tutti gli stati che appartenevano all’ex Urss. Di questi fanno parte gli Stati Baltici, la Finlandia, la Polonia e la Romania. A differenza dell’Ucraina, questi Paesi sono membri Nato e, in caso di loro aggressione, l’Italia sarebbe obbligata a intervenire militarmente.

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Chi va in guerra in caso di conflitto?

Dunque, in caso di conflitto chi andrà in guerra? La leva obbligatoria è stata sospesa da molti anni e l’Italia si è dotata di forze armate professionali, come nella maggior parte degli Stati del mondo. Questo però non esclude la possibilità di chiamata alle armi, o di richiamo per chi ha già svolto in passato il servizio militare. Le categorie “a rischio” sono numerose: non solo i giovani ma anche gli adulti e le persone di mezza età, fino alla soglia degli anziani. Comprese le donne, che da tempo sono state equiparate a tutti gli effetti agli uomini. Fanno parte dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica e di tutte le forze di Polizia. L’Esercito e le altre forze armate si alimentano con dei professionisti, cioè militari di carriera. Le nuove leve si arruolano come Vfp, volontari in ferma prefissata. Ma c’è la possibilità che la leva obbligatoria sia ripristinata in caso di guerra. Potrebbero così essere chiamati alle armi per la prima volta i cittadini maschi nella fascia di età che va dal compimento del 18° anno fino a 45 anni presenti nelle liste di leva che sono rimaste nei comuni.

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ultimo aggiornamento: 22 Marzo 2022 15:20

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